Ricorrenze in giallo: la giornata mondiale della poesia
Bentrovate mie care yellow girls! Proprio come due care amiche, la Primavera e la Poesia, festeggiano insieme il 21 marzo… e come non trovare delle similitudini tra di loro: entrambe regalano emozioni (una con i colori e l’altra con le parole), entrambe ti portano in posti lontani ed entrambe ti regalano spunti di riflessione!
Sono nata il 21 a Primavera
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
(cit. Alda Merini)
Ho iniziato questo articolo con una poesia di Alda Merini perchè, secondo me, le parole di Sono nata il 21 a Primavera raccontano in modo perfetto la Primavera e ti fanno vivere le emozioni di una poesia proprio attraverso le sue parole.
Credo che la poesia sia molto imparziale: non è uomo o donna, non ha colore della pelle, non ha età… è capace di attraversarti lasciandoti indifferente oppure è in grado ti trascinarti in un vortice di emozioni senza fine.
Per esperienza personale, vi dico che non è semplice avvicinarsi ad una poesia, non la si può leggere come un libro di racconti, serve concentrazione ed una buona propensione a farsi trasportare dove vuole lei!
Alle volte è come se fosse la poesia a scegliere te e non il contrario!
Anche io ho il mio poeta preferito e, proprio per tutto quello che vi ho scritto fino adesso, non è stato semplice inquadrarlo. John Keats (poeta britannico ritenuto uno dei massimi esponenti del Romanticismo) mi ha rapito con una poesia in particolare ed ancora oggi ricordo benissimo come è avvenuta la magia. Stavo guardando un film (non mi chiedete il titolo perchè quello non me lo ricordo :D!) e ad un certo punto uno dei personaggi principali recita una poesia di Keats: è stato amore a primo ascolto! Mi sono messa subito alla ricerca della poesia con le poche parole che ricordavo ed è apparsa lei: “Senza di Te” (vi consiglio di cercarla perchè è bellissima!).
Scrivere una poesia non è affatto semplice, è l’incastro perfetto tra metrica-emozioni-fantasia, avete letto bene perchè per scrivere bisogna esser anche in grado di lanciare la fantasia oltre i propri confini, per creare mondi e luoghi che puoi conoscere solo attraverso le parole.
Fantasia
Lascia sempre vagare la fantasia,
È sempre altrove il piacere:
E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
Come le bolle quando la pioggia picchia;
Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
Spalanca la porta alla gabbia della mente,
E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
(cit. John Keats)