Fin da bambina, per me il mio papà era il gigante buono, un omone immenso pronto a proteggermi e a farmi divertire. Con i papà si rompono tutti gli schemi “severi” che le povere mamme cercano di imporre durante la giornata: appena arriva il papà a casa, anche se “stanco morto” è il momento dei giochi.
Anche quando iniziavo a crescere, mio padre era parte centrale della mia vita, un amico su cui poter contare, sempre. Per la qualsiasi, era la prima persona a cui raccontavo le cose e con il quale mi confrontavo, perché aveva sempre il giusto consiglio per me.
Ho avuto la fortuna di condividere con lui molte passioni, fra cui quella degli scout, lo era nella vita di tutti i giorni e credeva fermamente in quei valori. Molti sono i ricordi legati a quell’esperienza, ma il pensiero che mi fa sorridere ancora oggi, è quando penso alla faccia dei ragazzi, ogni volta che mio padre iniziava a parlare (beh sì era un po’ prolisso), mi guardavo intorno e pensavo: “ecco, adesso mi fissano tutti, inizia adesso e finirà quando??”… ma lui era così, era il nostro grande capo.
La mia festa del papà
Ho dei ricordi fantastici di mio padre, potrei scrivere milioni di cose su di lui, era carismatico e ti trasmetteva una voglia di vivere pazzesca. Per me è stato il primo uomo importante della mia vita, quello che mi ha trasmesso i suoi valori, i suoi insegnamenti, l’essere umile e riconoscente, l’essere capace di lottare per quello in cui si crede, la sua fede, l’essere la donna che sono adesso.
Auguri papà per la tua festa, anche se non sei più con me fisicamente, immagino di ballare sui tuoi piedi come da bambina, festeggiando allegramente questo giorno.