Daniele Folcarelli
Quando ti capita di avere a che fare con ventenni che decidono che la loro strada è la musica va sempre così: pensi che non si sa mai dove arriveranno e semmai lo faranno.

L’onestà che mi contraddistingue mi porta a scrivere che mi sono ricreduta su Daniele Folcarelli, frontman e cantante dei Folcast, solo una volta dopo averlo conosciuto di persona.

Come avrete notato tutti/tutte (ormai le Yellow Girls non credo siano solo donne, ndyg), ormai i cantanti – gruppi musicali spuntano come i funghi dopo la pioggia. Ogni giorno viene fuori un nuovo progetto, nuovi pezzi, nuovi EP e dischi da ascoltare e giudicare, nuovi concerti… e chi più ne ha più ne metta.

All’inizio ho pensato la stessa cosa anche di tutti quelli che mi stanno proponendo per le interviste, finché un giorno non mi è capitato sotto mano (anzi, direi più sotto Spotify!) QUESS il primo album dei Folcast. Mi sono incuriosita così tanto che ho contattato la loro etichetta discografica per avere Daniele Folcarelli in diretta radiofonica a Radio Godot.

Detto, fatto: un martedì sera è arrivato lui nei nostri studi e già da come si è presentato, da come ha varcato la porta della radio, ho capito che sarebbe stato un grande incontro e una grande chiacchierata! Bravo Daniele, con i piedi ben saldi per terra, niente nuvole che lo “distraggono” ma mille progetti da mettere in pratica con gli altri componenti del gruppo: Andrea Fusacchia, sassofono e tastiere; Massimo Ricciardi, basso; Stefano Mazzuca, batteria.

Chi è Daniele Folcarelli?

Daniele è classe 1992, alto il giusto per essere considerato tale, capello rasato, barbetta incolta, veste casual (come si è definito lui). Ma dalla sua ha una voce che arriva dritta al punto: se vuole farti capire che non la pensa come te, ci riesce serenamente anche senza dover alzarla!

La stessa cosa la fa quando canta, usa la voce per far arrivare il testo della canzone che sta interpretando e questa è una caratteristica forte e chiara di tutti e dieci i pezzi presenti nell’album. Bell’album QUESS per essere il primo. Non sia mai che si dica che ho sempre da ridire sui gruppi emergenti, loro sono ben saldi già e questa è una prerogativa che li porterà a fare una gran bella strada.

Tocca solo vedere quanti li seguiranno, io ci sono. E voi?!

 

p.s.

La foto usata in questo post è di Daniele L. Bianchi