Così, oggi, ho messo le cuffie in testa e ho deciso di ascoltare Essere qui, il nuovo album di Emma Marrone. Tutto. Di seguito. Senza interruzioni. E mentre lo faccio, scrivo.
Questo lavoro è chiaramente un percorso che ha affrontato in questo periodo in cui non abbiamo avuto modo di ascoltarla. Ed Emma, come fa da quando la conosco, è l’interprete protagonista di ogni storia: si parla di amore, di amicizia, di donne, del senso della vita, della speranza, del suo vivere.
Il nuovo album di Emma Marrone: un ritorno in grande stile
Come sempre, i suoi acuti ti arrivano al di là di quello che pensi della canzone, della melodia, delle parole. Ha un modo di cantare che o piace o non piace. Non esistono vie di mezzo. Ed così è anche il suo lavoro. Ha un suo modo “semplice” di affrotare i sentimenti, le situazioni scomode, le storie passate, quelle che lasciano le cicatrici, e questo viene accentuato in tutte e sette le prime canzoni.
Forse l’unico brano che potrebbe essere considerato una novità nel suo modo di cantare è Luna e l’altra. Mood molto ondeggiato, musicalità diversa, anche il suo modo di cantare è differente anche se armonico durante il ritornello.
Una chiara frase che può rispecchiare Emma al 100% è “non ho l’arroganza di piacere a tutti i costi” contenuta nella canzone Malelingue, che potrebbe essere dedicata a tutti coloro che hanno sempre sparlato di lei e non hanno mai voluto capirla o quanto meno provare a farlo. E lei, un piccolo rimando a questa storia – che è iniziata quando si è fatta conoscere dalla sua esperienza ad “Amici” di Maria De Filippi – la fa sempre. E sempre la farà.
Brava Emma, bel percorso. Non pensavo di scrivere in positivo e invece mi ricredo, mi scuso, e ti dico CHAPEAU.
E comunque Malelingue la mia preferita. È proprio lei. Grinta, schiettezza, forza, carica a mille, ritmo. Ci piace.