Se come per me, i fiori d’arancio non sono mai stati nei vostri piani e quando vi ritrovare tra amiche che parlano di “tiara” siete costrette a cercar cosa sia su Google per non fare figuracce, non preoccupatevi!
Questa è la guida che fa per voi per sopravvivere alla “stagione dell’amore”, ossia come uscire indenni da una cerimonia di matrimonio.
La guida in giallo: come sopravvivere ad un matrimonio
E’ arrivato. Che sia per posta, e-mail, voce o piccione viaggiatore, ormai vi tocca e non potete sfuggire. Eccolo là, l’invito alla cerimonia di matrimonio che continuate a fissare, incredule, ha proprio il vostro nome scritto sopra e non c’è pestilenza o cataclisma inventato che possa salvarvi.
Ogni anno migliaia di povere single cadono vittime di matrimoni organizzati in posti che neanche il Gran Mogol munito di bussola potrebbe raggiungere, a temperature così elevate da far evaporare il vino dall’altare ( sì, ce l’ho con voi che vi sposate ad agosto… ma ce l’avete un cuore?!), oppure in condizioni così avverse da mettere a dura prova anche i più fervidi sostenitori dell’amore (avete mai provato a camminare con i tacchi in spiaggia?).
Con pochi piccoli accorgimenti potrete, senza troppa fatica, sopravvivere ad un matrimonio, anche quello in stile Western organizzato dalla più folle delle vostre amiche. E fidatevi, se ce l’ho fatta io, può farcela chiunque!
Il regalo per gli amici sposi
Lunga vita ai bonifici bancari! In barba alle ipocrisie, non è che uno non vi voglia bene, ma capiamoci, infilare in mezzo alle mille peripezie della giornata il tempo per pensare a quale sia il regalo giusto, dove poterlo trovare e andarlo ad acquistare (anche per la pronipote dell’amica della zia della vostra vicina di casa) diventa impensabile. Quindi yellow girls, niente sensi di colpa e mani alla Home Banking.
Il vestito da cerimonia
Chiunque abbia detto che ci vuole un vestito diverso per ogni cerimonia, mente! Oppure ha un conto corrente illimitato o una parentela diretta con Valentino. Diciamoci la verità, bisogna valutare l’occasione. Un matrimonio è un’ottima scusa per fare dello shopping, ma ne abbiamo veramente il tempo?
Diamo valore e riscopriamo quei 10.000 vestiti nascosti nell’armadio, che gridano vendetta dopo esser stati messi mezza volta per uscire con “quel tipo carino” di cui non ricordiamo più neanche il nome. Sappiate che c’è una legge non scritta che afferma che se più del 70% degli invitati non vi ha mai visto con quell’abito siete autorizzate a riutilizzarlo.
How to survive alla cerimonia
Avete superato gli step precedenti ma il bello deve ancora venire. Siete arrivate al fatidico giorno, con tanto di tacchi scomodi e sorrisi doverosi verso i parenti sconosciuti degli sposi. La regola è semplice, chi tardi arriva male alloggia, ossia rimane in piedi in mezzo alla folla senza respirare. Credetemi, sarà completamente inutile fare gli occhi dolci al cugino sfigato dello sposo sperando che vi lasci il suo posto. Ai matrimoni vige la legge della giungla, nessuno vi farà sconti né favori.
I miei consigli sono due:
- Presentarvi direttamente a 5 minuti dalla fine della cerimonia per lanciare confetti, petali o bolle di sapone, commentando falsamente con gli altri: “Sì, sì, davvero una bella cerimonia… commovente!“
- Optate per la modalità “partenza intelligente all’italiana”, pernottate nella Chiesa dalla sera prima e occupando così il posto tattico vicino l’unica fonte d’aria disponibile, con visuale libera sul testimone (nel caso quest’ultimo meriti).
Yellow Tips: Il pranzo
Nella divisione dei tavoli probabilmente sarete capitate nel girone scapoloni e zitelle, non disperate, non tutto è perduto. L’alcol potrebbe essere il vostro miglior alleato in una situazione del genere. Come prima cosa riempite i bicchieri di tutti i vostri commensali, anche della zia restia, che probabilmente, nonostante la sua compostezza, ritroverete di lì a poco a ballare scalza sul tavolo.
Ricordate, infine, che questo non è l’ultimo pasto della vostra vita né una prova di resistenza alla Highlander, va bene assaggiare un po’ di tutto, ma diamoci una regolata! Nessuno vi darà una medaglia per aver dimostrato di poter trangugiare sei primi e svariati secondi. Puntate su quello che sapete piacervi di più, o che probabilmente non avete occasione di mangiare solitamente a casa. In questo modo eviterete di dover rotolare fino alla macchina a fine giornata.
Come tenere a bada i molliconi di turno
C’è da mettere in lista anche un altro fenomeno che spesso si palesa durante i matrimoni. Molti esemplari maschili si convincono, erroneamente, che ogni donna single in sala, dopo aver assistito al matrimonio, sia affetta dalla sindrome del Oddio, rimarrò l’unica zitella e di conseguenza abbia un’impennata di ormoni tale da renderla facile preda di qualsiasi omuncolo a tiro. Ecco, ricordate bene: non è tutto oro quel che luccica, specialmente se a farlo brillare sono le due bottiglie di vino che vi siete scolate prima!
Il lancio del bouquet
Non so voi ma io ci ho provato in tutti modi, tenendo oggetti in mano, cercando di nascondermi in bagno, fingendomi zoppa, ma nulla! Non c’è mai stato modo di evitare questo momento. Come se non fosse già tutto troppo complicato, immaginatevi in mezzo ad una folla di donne urlanti che vi strattonano… E se vi ritrovaste con quel mazzo di fiori in mano? In quel caso dovreste spiegare a quell’orda impazzita che vi fa gli auguri che per essere la prossima in lista a mancarvi è proprio la materia prima!
Il suggerimento è semplice: unitevi alla mischia ma incollate le braccia lungo i fianchi. Se anche la sposa dovesse, per chissà quale malefico motivo, puntare nella vostra direzione, rimanete immobili, qualcuna di quelle “infervorate” farà il lavoro al posto vostro e voi sarete sane e salve.
I saluti finali
No, il “CIAONE” generale non è contemplato come saluto per un matrimonio, quindi, munitevi di pazienza e burro di cacao e preparatevi a salutare ogni essere vivente presente in quella sala, comprese le piante. Sì, il saluto al testimone può essere prolungato (ma solo se viene rispettato quanto detto prima, vedi “cerimonia”!). Naturalmente in questa fase è d’obbligo anche una foto con gli sposi che testimoni il fatto di essere sopravvissute!
Bene, ce l’avete fatta!
Ora che siete fuori dalla portata di occhi indiscreti, da vere Yellow Girls, tirate fuori quel paio di ballerine che avete in borsa e, sì, aprite anche di qualche centimetro la zip del vestito per riprendere a respirare, credo proprio ve lo siate meritate!