Jimmy Ingrassia
Come definirei Jimmy Ingrassia dopo averci avuto a che fare un’ora in trasmissione? Un vulcano! Di idee, di parole, di immagini, che ti compaiono proiettate dai suoi occhi mentre parla, di energia, di spirito d’iniziativa!

Jimmy Ingrassia nasce a Trapani alcuni anni fa (quanti precisamente non li so!) e quando arriva a Roma è il momento in cui capisce che la musica sarà la sua strada: in salita, in discesa? Non importa! La sta percorrendo a testa alta, petto in fuori e con le migliori delle intenzioni.

Oltre a scrivere musica, Jimmy la musica la interpreta. Eh si, perché alcune canzoni contenute nel suo lavoro Sotto i piedi dei giganti (uscito l’anno scorso, nel 2016 per intenderci) sono state scritte da altri artisti. Uno in particolare è Matteo Sperandio, cantautore con una grande vena creativa e compositiva, produttore musicale e d’autore. Diciamo pure che Jimmy non si fa mancare proprio nulla! E fa bene!

Identikit di Jimmy Ingrassia

Jimmy ha alle spalle grandi esperienze televisive (a partire da “Domenica In” fino ad arrivare al “ROXY BAR di Red Ronnie”) che hanno formato il suo carattere, gli hanno aperto gli occhi sul mondo reale, gli hanno fatto capire molto di quel mondo contornato di telecamere ed è per questo che è una persona che sa perfettamente dove andare e come arrivarci.

Non si fa fregare questo artista. Questo gli fa onore. E gli fa ancora più onore non essersi “venduto” alla mercé di nessuno e aver intrapreso un percorso con sicuramente più salite, dossi e difficoltà. Questi sono, per me, gli artisti che anche se non arrivano alla vetta più alta del successo, arrivano ai cuori delle persone che li ascoltano e dritti all’anima di chi si immedesima nei loro brani.

Auguro un florido percorso a Jimmy e gli rinnovo una promessa che mi ha fatto in diretta su Radio Godot: Jimmy caro, ricordati la colazione a letto che dovrai portare entro e non oltre il 31 dicembre 2017 a tu sai chi! (E anche lei lo sa!)

E ricordatevi un’altra cosa: se doveste mai vederlo in giro per votarlo scrivete sì!