– Andrà tutto bene.
– Non lo so… in questo momento mi sento solo morire dentro.
Una conversazione qualunque, una conversazione che una volta passata perde di significato, la dimentichiamo. Eppure ognuno di noi ha avuto momenti del genere, ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha dubitato della propria forza. Le frasi che avete appena letto non sono tratte da qualche libro o da una storia inventata, sono realtà, fanno parte della mia vita.
Quando vedi tutto nero e non sai come uscirne
Esattamente un anno fa rispondevo così a qualcuno che cercava in tutti modi di tirarmi su il morale, di dirmi che ero forte e che avrei superato quel momento. Ecco, io in quel momento però ci stavo affogando, e l’ultima cosa che volevo sentirmi dire era di essere forte, perché forte non mi sentivo affatto. Quello che sentivo era la terra crollarmi sotto i piedi, l’aria che non ne voleva saperne di entrare nei polmoni, e un macigno pesantissimo sul cuore.
“Questa è la fine”, era l’unica cosa a cui riuscissi a pensare.
E invece era l’inizio. L’inizio di una nuova fase della mia vita, quella in cui ho intrapreso il percorso per avvicinarmi il più possibile alla persona che dovrei e vorrei diventare.
Il problema è che non me ne sono resa conto alzandomi un giorno e sentendo gli uccellini cinguettare. Questo accade nei film. Per me c’è voluto tempo e un grande lavoro su me stessa (forzato, perché non è che la me di allora fosse un granché come compagnia!), che è servito a farmi capire che il tormento più grande veniva da dentro, dal mio modo di vedere le cose. In pratica, avevo costruito una prigione con le mie stesse mani, commiserandomi e struggendomi in un dolore spropositato.
Come allenarsi al Positive Thinking
Ho cominciato così a fare dei piccoli esercizi (abbastanza scemi e fricchettoni per come la vedo), che sono poi rimasti nella mia routine.
La mattina mi alzo e ripeto tre volte a me stessa “Ogni giorno, di bene in meglio“.
Tutti i giorni scrivo tre cose belle che mi sono successe durante la giornata (non che siano così eclatanti, figuratevi che una volta ho scritto il fatto di aver trovato l’ascensore al piano giusto!).
La sera, quando vado a dormire, ringrazio (non so bene chi o che cosa) per le cose che ho e auguro del bene a quelli a cui voglio bene (se sono particolarmente di buonumore anche a quelli a cui ne voglio meno… ma credetemi, è davvero difficile!).
Non dico di aver risolto in questo modo tutti i miei problemi, ma almeno adesso quando mi capita di esser felice me ne rendo conto e so valorizzarlo. Cerco di vivere e godere della mia felicità a pieno, senza sentirmi in colpa o giudicata e prima di buttarmi giù, provo a vedere il meglio delle situazioni e delle persone.
Il mio suggerimento è quello di cercare un nuovo punto di vista (più positivo del solito), anche nelle situazioni più disperate, cercando in questo modo di vivere con più leggerezza le nostre giornate.
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.
Lao Tzu
Ecco alcuni consigli in giallo per vivere a pieno il Positive Thinking Day:
- Iniziate la giornata guardandovi allo specchio e dicendo 3 cose che vi piacciono di voi.
- Dite grazie e siate affabili con gli altri.
- Provate a vedere il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più complicate.
- Ridete a squarciagola.
- Fatevi una foto divertente e postatela su qualche social.
- Mandate messaggi gentili e un po’ folli a casaccio nella vostra rubrica.
- Uscite e parlate con persone positive.
- Andate in mezzo alla natura.
- Cantate e ballate da soli in macchina.
- Scrollatevi di dosso la pesantezza.
- Sorridete agli sconosciuti.