partorire è doloroso
La conclusione dei fatidici 9 mesi, il parto… Sì, ma… Dove? Come? Quando? Perché? Con chi?
Ecco qui per voi tutte le risposte, e molto altro!

Premettendo che per partorire l’unica cosa davvero necessaria è la fiducia in sé stesse, andiamo a dare un’occhiata a tutto quello che c’è intorno a questo meraviglioso evento.

Partorire è doloroso? Ecco i miei yellow tips!

Innanzitutto sfatiamo qualche mito: le scene da incubo con donne assetate di sangue ed urlanti come bestie furiose sono più ingigantite che altro… fidatevi!
Certo, ognuna di noi ha una soglia del dolore diversa, ma un parto naturale difficilmente è un’esperienza traumatica o dolorosa, anche perché, diciamocelo, le donne sono programmate per farlo.

A questo punto, quindi, direte voi, cos’è che rende doloroso un parto?

Prima fra tutti (anche se molto sottovalutata) è la paura. Eh già, mie care yellow girls, la paura fa salire i livelli di adrenalina in corpo, che vanno ad inibire il rilascio di ossitocina, antidolorifico calmante naturale, necessaria per indurre le contrazioni. È fondamentale sentirsi al sicuro e protette nel luogo in cui si è deciso di partorire.

Altro fattore che può rendere dolore un parto sono gli “interventi esterni” come la rottura del sacco amniotico, l’iniezione di ossitocina per indurre artificialmente le contrazioni, l’episiotomia e tutte quelle medicalizzazioni spesso tanto usate ma nemmeno troppo necessarie, quindi informatevi prima sulle persone a cui vi state affidando in un momento così delicato!

Anche la libertà durante il travaglio/parto è molto importante, in quei momenti è la parte istintiva del cervello a prendere il sopravvento e, quindi, la possibilità di muovervi, mangiare o fare ciò che più mi fa star bene giocherà sicuramente a vostro favore.

Cos’altro può incidere? Beh, il modo di partorire, naturalmente!
Al giorno d’oggi i tipi di parto possono essere riassunti in: parto in casa, parto in acqua, parto in ospedale pubblico, parto in clinica privata. Cerchiamo di analizzare pro e contro di ogni situazione.

Pro e contro del parto in casa

Il parto in casa dà sicuramente tutte le libertà del caso e nessun tipo di restrizione o imposizione medica. Tuttavia, paradossalmente, è considerato un parto d’élite in quanto è necessario avvalersi di ostetriche private che lavorino a domicilio (2.000- 5.000 euro!) per garantire sicurezza ed assistenza alla mamma e al suo bambino.

Puntualizziamo che, pur sembrando meno sicuro, questo parto lo è, proprio quanto quello in ospedale: lo ostetriche, in caso di necessità, sono in grado di fornire un primo soccorso che renderà possibile il trasferimento in ospedale in piena sicurezza.

Il parto in acqua

Il parto in acqua è considerato l’avanguardia del partorire e, in effetti, ha diversi punti a suo favore, scopriamoli insieme. L’acqua calda in cui sarete immerse durante il parto, a temperatura costante, favorirà il rilassamento della vostra mente e del vostro corpo, rendendo meno probabili eventuali lacerazioni.

Inoltre, anche per il nascituro questa tipologia di parto risulta meno stressante, il bambino passa dal liquido amniotico ad un altro liquido confortevole, rimanendo così in un elemento a lui familiare. Gli svantaggi di questa tecnica? Beh, è una tecnica laboriosa, che necessità di molto materiale per l’idea preparazione del “luogo di nascita” e, nel caso in cui ci si rivolga a strutture esterne alla nostra dimora, i costi lievitano in modo importante.

Il parto in strutture sanitarie

Il parto in ospedale pubblico oppure in clinica privata risulta sicuramente la meta più gettonata. Trovarsi, infatti, già in una struttura medica in caso di necessità può fare la differenza. Tuttavia, tra il pubblico ed il privato ci sono delle differenze sostanziali.

Mentre in una clinica privata si è più liberi di scegliere le proprie modalità di parto, nel settore pubblico questo non avviene sempre. Dipende dalla regione in cui si partorisce, dall’ospedale che si sceglie, dal personale medico presente. Insomma, potreste trovare le persone più gentili e competenti oppure medici sbrigativi che tramuteranno il vostro parto in un momento traumatico. Vi consiglio di informarvi prima ed andare a dare un’occhiata!

Il mio consiglio? Scegliete il luogo più adatto a voi, che esso sia casa vostra, un ospedale pubblica o una clinica privata. Cercate strutture convenzionate con il sistema sanitario nazionale, in modo da abbattere notevolmente i costi, e provate a conoscere (per quanto possibile) il personale medico che vi assisterà durante il parto: la fiducia tra medico e paziente è fondamentale.

E ricordate, seguite sempre il vostro istinto. Siete donne, sapete già partorire, anche se non ne siete a conoscenza!

Curiosità? Dubbi? Domande? Aspetto i vostri commenti!