Tutte noi, da bambine, abbiamo avuto a che fare con la bambola più famosa della storia: la Barbie. Che l’amassimo pure no, lei è stata una presenza fissa della nostra infanzia.
Su Barbie si sono scritti libri, sono studiate le ripercussioni sociali, è stata oggetto di dure critiche da parte di femministe e di intellettuali. Persino molte pedagoghi hanno mosso pesanti accuse sul fatto sulla sua natura come giocattolo poco consono agli standard classici.
Auguri Barbie: un mito tra giocattolo e realtà
Barbie possiede un nome e cognome, dei genitori, animali, fidanzati e la possibilità di consultare l’oroscopo. Una collocazione precisa e realista.
Anche il suo nome non è frutto di fantasia, ma ha origine dalla figlia della sua creatrice: Barbara. La signora Mattel, Ruth Handler, vedeva giocare la figlia, che ritagliava figure dai giornali del tempo, dove erano ritratte le dive dell’epoca, ricavando abiti e accessori, facendo interpretare loro ruoli e professioni da grandi.
La signora Handler intuisce il fascino di questo passatempo e riesce, dopo diverse progettazioni, a creare una bambola, curata nei minimi dettagli, che dà forma alla sua idea.
Il debutto ufficiale avviene al New York International Toy Fair il 9 marzo del 1959 per conto della Mattel.
Cosa c’è dietro al successo di Barbie?
Il suo essere “adulta” in 29 cm ha consentito, e consente ancora oggi, a bambine e adolescenti di immaginare di fare ciò che desiderano, di accedere al mondo proibito dei grandi, imitandone atteggiamenti e abitudini, che solo grazie alla fantasiosa metamorfosi operata dal gioco sono tollerabili.
Con Barbie ogni donna ha sempre saputo di avere infinite possibilità: “tutto è possibile”, diceva la stessa Ruth Handler, parlando della sua bambola bionda, che nella sua vita ha intrapreso 150 professioni diverse. Inoltre Barbie è sempre stata legata alla moda e più di lei lo hanno sempre saputo gli stilisti che hanno adorato vestirla: Oscar de la Renta, Versace, Vivienne Westwood, Givenchy, Louboutin, Gucci, Dior.
Il modello Barbie, in tutte le sue possibili interpretazioni, positive e negative, rimane al di sopra delle parti; il suo successo ne costituisce le solide fondamenta, rendendola un colosso in miniatura capace di resistere a tutte le possibili aggressioni.