Amarcord
Oggi è una di quelle giornate in cui mi chiedo se l’immagine che ho di te è frutto della mia memoria, oppure è sovrapposta dalla foto che ho guardato migliaia di volte in questi anni.
I tuoi occhi sono i miei, il modo di camminare e consumare le scarpe solo da una parte è il tuo, me l’ha detto la mamma e io mi sono commossa per questo.
Mi è capitato di sognarti qualche volta, ma la voce, il suono della tua voce, non c’era, credo di non ricordarla e sapere che non mi chiamerai più, questo ”mai”, questo ”per sempre” mi strazia il cuore.
Sei orgoglioso di me papà?
Hai visto la piccola Maya com’è dolce?
Adesso chiacchiera tanto ed è molto divertente, saresti stato un nonno orgoglioso.
A volte la vita gioca brutti scherzi, lascia lacune profonde e incolmabili, ma se sono la persona che sono adesso, così forte, così sensibile, che non si accontenta, è grazie a questa stronza vita, che però a volte ti regala momenti così belli, per cui mi tocca pure ringraziarla.
Vivi papà, sei vivo dentro di me e se ti capita qualche volta vienimi a trovare mentre dormo.
Felicia.
