rencesione loro chi
Molto più di una commedia, un film a tratti thriller a tratti comico, con quel pizzico di giallo che non guasta mai. E noi di giallo ne sappiamo qualcosa.

Loro chi? Edoardo Leo e Marco Giallini

David vuole diventare scrittore. Ma David, è anche uno dei tanti giovani che devono mettere nel cassetto il proprio sogno per arrivare a fine mese e guadagnare qualcosa. Quindi fa quello che tutta la generazione 1000 euro sa fare meglio: si adatta. Dal mondo dei libri si dà a quello del giornalismo (non retribuito), dalla carta stampata arriva alla scrittura online, e qui grazie ad un copy degno del più provocante Rocco, trova lavoro in una grande azienda trentina. Ad un passo con l’ambita meta dei 1700 euro al mese, perde tutto, fidanzata, lavoro, casa. La sera prima del lancio di un prodotto rivoluzionario, che gli potrà valere la promozione, viene avvicinato da Marcello, un cameriere, ma anche no…

Tutto il resto non ve lo sveliamo, il film merita di essere visto (e rivisto). Quello che vi raccontiamo è la nostra esperienza, in anteprima perché il film esce nelle sale ufficialmente il 19 novembre, che è stata positiva, anzi molto di più. Loro chi? è un intreccio di sentimenti differenti, un mix di generi cinematografici, un evolversi di situazioni diverse che tiene tutti incollati al grande schermo.

Qualsiasi incognita si possa avere, a partire dal titolo, c’è una grande certezza: la coppia Leo-Giallini. Edoardo Leo e Marco Giallini funzionano, piacciono e divertono. Sono la giusta dose di equilibrio tra follia e buon senso, tra bianco e nero, senza scendere a tonalità grigette prive di personalità però. I due attori portano sullo schermo un duo spettacolo, complementare e molto complice, che rende la pellicola avvicente, sempre.

Yellow Tips: perché andare a vedere Loro chi?

Nulla è scontato. Ci sono film che (purtroppo) già dal trailer riesci a capirne la storia. Ci sono storie così già viste e riviste che rimpiangi di averci speso denaro e tempo. Loro chi? non è nulla di tutto questo. Una trama che convince, mai scontata, manco ad un passo dalla fine, manco quando il truffatore ricade nella truffa.

Non ci sono buoni e cattivi. I personaggi sono estremamente veri. Non c’è il supereroe di turno, senza macchia e senza vizi al di sopra degli altri. Dimenticatevi della morale delle bugie con le gambe corte. Qua le bugie si dicono e si tifa anche per il truffatore (o vari) di turno. Un po’ come la natura umana, in cui non c’è bene assoluto o solo male, un uomo vive la sua vita con libero arbitrio, e chiunque può sbagliare. Non ci sono primi della classe e perdenti, c’è chi sceglie di arrendersi alla noia e chi crea sogni.

Uno specchio sociale. Loro chi? non ha nulla da invidiare ai film made in USA del genere commedia con sorpresa, la trama è credibile, la narrazione scorre bene e senza scene surreali. Il film viaggia veloce, il racconto è credibile così come i dialoghi. Un quadro dell’Italia di oggi con tutti i suoi scomodi difetti, un paese dove è consentito imbrogliare, anzi che incentiva alla truffa. Un popolo assuefatto di gossip, di vip e di fiction, che si lascia fregare facilmente e senza troppe complicazioni.

L’arte della truffa. Il film si fonda su un episodio specifico: la truffa ai danni del caro David. Poi si dirama in altri giochini e imbrogli tutti dal tono scanzonato e divertente. Non c’è violenza, né fisica né mentale, non c’è istigazione alla truffa sia chiaro, semmai un’elevazione artistica ad un mestiere vecchio come il mondo o giù di li. “Fatta la legge trovato l’inganno” non a caso è un proverbio tutto italico, e Marcello (o chi per lui) di questo ne fa un mantra. Ma ingannare è arte, richiede creatività, studio e quel pizzico di magia, che regala ai truffati un angolo di paradiso. Marcello non truffa per mero guadagno, ma regala anche un sogno.

Giallini show! Che non ce ne vogliano Edoardo Leo oppure le due bellissime Marlon e Bor, ma Marco Giallini è l’assoluto protagonista del film. Non solo perché il suo personaggio innesca la serie di disavventure/avventure di David, ma perché la sua presenza scenica è esplosiva. Giallini è un degno erede dei grandi mattatori italiani, un one man show arrivato alla ribalta tardi, che ci fa rimpiangere il tempo perso senza di lui. Uno, nessuno e centomila, un performer poliedrico dai mille volti, che dà vita a personaggi memorabili ma incredibilmente umani. Tutto “il resto è coda alla posta”!

 

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