1 billion rising pomezia
1 Billion rising Pomezia: un miliardo di voci contro la violenza su donne e bambine!

Il 14 febbraio, poi rimandato al 17 febbraio, si è tenuto in piazza Indipendenza a Pomezia (la piazza principale della città) il primo 1 Billion Rising! Ecco cos’è accaduto nel dettaglio…

Prima di tutto… Cos’è un 1 Billion Rising?!

Semplice! È un movimento globale fondato nel 2013 da Eve Ensler, diventato il manifesto della rivoluzione femminile in atto. È un evento che si svolge ogni 14 febbraio in circa 200 paesi del mondo. Un miliardo di voci che manifestano contro ogni abuso sulle donne affermando la cultura del rispetto e della parità. Potenza femminile allo stato puro!

Ma, quest’anno, il reale evento è stata la promozione di un così forte messaggio a Pomezia, città della provincia di Roma, dove non era mai stato fatto niente del genere prima d’ora. Sono state molte le associazioni coinvolte nell’organizzazione di questa iniziativa tutta al femminile, tra cui l’associazione ”La madre Terra” di Pomezia, da cui abbiamo raccolto testimonianze dirette ad una delle fondatrici, Geter Vasquez, l’associazione ”L’albero della vita” di Ardea, lo Sportello Donne, le associazioni ”A tutto campus” e ”Ohana” sempre locali.

Perché è un evento che una realtà molto più piccola di Roma abbia promossa un’iniziativa di questo genere?

Proprio perché un evento così non era mai stato organizzato a livello locale. One Billion Rising si è svolta con striscioni, cartelloni e un flash mob, ma soprattutto con l‘unione e la collaborazione di donne che avevano voglia di dire la loro e di far passare messaggi importanti su cui troppo spesso non si presta attenzione o non nel modo giusto. Per questo è importante che una comunità come Pomezia abbia organizzato un evento così, nonostante potesse essere più facile aderire alla manifestazione della capitale.

Le varie associazioni che hanno collaborato insieme hanno proprio creato una rete di sostegno, di aiuto e di vicinanza a chi è stata vittima di violenza (a qualsiasi livello) nonchè un vero e proprio urlo di protesta per far arrivare il loro dolore a cittadini ed istituzioni. Il messaggio di questa giornata di protesta contro la violenza sulle donne è stato proprio questo: l’unione al femminile. Proprio quell’unione che troppo spesso manca ma che davvero riesce a fare la differenza in situazioni delicate e talvolta spinose, come quelle che ruotano attorno all’universo rosa.

Mi sono interessata a quello che queste associazioni intendono fare insieme, insomma se hanno progetti futuri o idee future da sviluppare insieme, sulla scia di questo evento che ha saldato un legame tra donne ed associazioni che è importante preservare. Mi hanno parlato del coinvolgimento delle istituzioni, fondamentale per riuscire a creare una vera e concreta rete di aiuto, di un maggior dialogo nelle scuole e quindi per una sensibilizzazione dei giovani a tutti i livelli e dalle più tenere età (nella maniera adeguata, chiaramente).

Insomma, idee e progetti non sembrano mancare, ma intano non manca il sapore di una vittoria: quella dell’esser scese in strada,unite con altre donne e bambine, in una piazza che fino a quel momento non aveva mai avuto voce per rispondere ad una delle esigenze più fondamentali per le donne: il rispetto e la libertà per loro stesse!