Peggio di una tortura cinese, apice di ogni ansia più recondita… Ragazze, tremate! L’esercito di coloro che si divertono a far domande a cui non sappiamo né vogliamo rispondere sta arrivando!

Che fai a Capodanno?“, non è una domanda, è una minaccia. Sì, una minaccia alla nostra persona, all’equilibrio mentale di noi che viviamo sempre in maniera precaria, un insulto a chi ha difficoltà anche solo a decidere cosa mangiare per pranzo. Se ci vedete in agonia già solo a progettare cosa si potrebbe fare nel weekend, come potete pensare che sia possibile per noi organizzare il Capodanno anche solo con una settimana di anticipo?!

capodanno

“Che fai a Capodanno?” la domanda che ogni misantropo adora

Tenteranno di mettevi in difficoltà in ogni modo, sappiatelo, ma non disperate, quest’anno non sarà necessario rinnegare la vostra indole di improvvisatori seriali. Esistono delle soluzioni infallibili, eco-sostenibili e senza olio di palma che fanno al caso vostro.  Non fatevi trovare impreparate! Vediamo insieme i modi per sopravvivere a questo quesito agghiacciante:

boltBolt

Correte più veloce che potete, depistate il vostro interlocutore come se steste scappando da un’orda di White Walkers… Insomma una fuga alla “Bolt, lèvate!”, ecco. Cambiate numero di telefono, identità, città in cui vivere, evitando ogni futuro contatto con quella persona. Questa soluzione dovrebbe tenervi al sicuro… più o meno fino al prossimo anno.

fantasia portami viaFantasia portami via!

Se invece siete in spazi stretti, inventate,  date ampio sfogo alla fantasia! io per esempio ad ogni persona che me lo chiede indico una diversa destinazione. Questa mattina con la commessa di Zara era Zanzibar. Nel pomeriggio era Honolulu (Sì, devo ammetterlo, Mago Merlino mi ha ispirato) con il ragazzo di UPS. Ieri a mia madre, che ha tentato per puro masochismo ad ottenere una risposta seria a questa domanda, ho risposto che probabilmente avrei fatto occupazione a casa sua, con quante più persone possibili.

whatWhat?

“Non ho capito”, questa frase vi salverà in svariate occasioni, ma mai come in questo momento! Continuate a ripeterla fino allo stremo, come se fosse un mantra: non ho capito, non ho capito, non ho capito… Se necessario provatela anche nella versione multilingue: I don’t understand, je n’ai pas compris, no entiendo… In questo modo dovreste scoraggiare chiunque voglia interagire con voi e forse passare per sociopatici, ma che volete farci, anche la libertà ha il suo prezzo!

Nel dubbio di sembrare poco educati, se proprio volete mantenere l’amicizia delle persone che con noncuranza vi chiedono “Che fai a Capodanno?”, in alternativa potete mostrare loro il video dei The Jackal, in cui la risposta “Questa è benzina…” è probabilmente una delle mie preferite, e concludere la conversazione con un bel SUAVEMENTEEEEE!