come sopravvivere al pranzo di natale
Sono mesi che siete a dieta? Avete a malapena superato la prova costume quest’estate? Da settembre cercate di non fare le latitanti in palestra? Tranquille, non servirà a nulla: Natale is coming!

Tra le tradizioni familiari più temute, il pranzo di Natale ha sicuramente un posto sul podio. Sì, perché ciò di cui stiamo parlando non è un semplice pasto, bensì un vero e proprio sequestro di persona!

Ho visto nonne cominciare una settimana prima i preparativi, sughi fatti bollire ore ed ore, portate così numerose da dimenticare se quello che viene servito è il terzo primo o il quattordicesimo secondo… Avete presente la faccia del pappagallo Iago di Aladdin quando viene rimpinzato dal sultano con i biscottini? Ecco, solitamente la mia faccia durante le festività natalizie è proprio quella.

Sopravvivere al Pranzo di Natale? Difficile da credere ma si può!

Insomma, si sa, sopravvivere al pranzo di Natale è arduo e fa paura a tutti, anche perché è un attimo ad inciampare in quei sensi di colpa alla “Vabbè, è rimasto solo questo, che lo lasciate?! è peccato!“, non scoraggiatevi, io ho 3 modi per sopravvivere a questa esperienza che fanno al caso vostro:

digestivo

Digestivo di contrabbando

Se non ci avete mai pensato prima siete dei principianti. Chiunque sano di mente sa che al pranzo di Natale è indispensabile portare una scorta segreta di “digestivo” nella borsa, in modo da stappare chimicamente con l’effetto Mr Muscolo il proprio stomaco. Sì, perché tra le tre fettine panate e le fettuccine al ragù, è un attimo a creare un intoppo da eccesso alimentare che farebbe paura persino al traffico del  Grande Raccordo Anulare nell’ora di punta! Ecco, sulla tipologia di digestivo ci sono varie correnti di pensiero: c’è chi ripiega sul Brioschi o chi come me preferisce la versione “distilleria ambulante“, con almeno 3 bottiglie tra grappa, amaro e genziana nascoste nella pochette, Mary Poppins insegna!

fugaFuga dal Natale

Fuggite, scocchi! Createvi un alibi alternativo, tra la terza e la quarta portata. Fingete di dover andare a cantare i cori di Natale in ospedale (io ho un cugino che ogni anno si salva in questo modo! Che poi ogni volta che provavo a chiedergli qual era l’ospedale dove deve andare, in risposta ottenevo solo il rumore della porta che si chiudeva), così potrete passare per eroi agli occhi di tutto il “parentame”, anche il più insopportabile, e scampare le torture dell’indigestione garantita.

caniAdottate l’intera carica dei 101

Prima di recarvi al pranzo, fate un salto in canile ed adottate un quindicina di cani da nascondere sotto il tavolo. In questo modo potrete rifilare a loro il cibo in eccesso e tentare di aspirare ad una figura slanciata alla Crudelia De Mon!

 

Sopravvivere al pranzo Natale si rivela ogni anni un’impresa titanica, ma non preoccupatevi, sono solo pochi giorni… e magari cercate di cogliere l’occasione per farvi contagiare un po’ da tutta quest’aria di festa, cercando però di stare attenti a non sprecare cibo!