Come ogni anno, è arrivato la settimana più importante e più fashion dell’anno. Ma chi presenterà le proprie creazioni di Alta Moda nella capitale francese?
Domenica 2 luglio ha aperto i battenti la Paris Haute Couture 2017, in cui le più famose ed esclusive case di moda fanno sfilare creazioni da sogno per la stagione Autunno-Inverno 2017/18.
Quest’anno in calendario sono previste ben 36 sfilate, tra cui va sottolineata quella che segna il ritorno di Azzedine Alaïa, famoso stilista tunisino naturalizzato francese che, dopo sei anni, ha deciso di ritornare sulla scena parigina.
Paris Haute Couture: prima giornata
L’evento più fashion dell’anno viene aperto dallo stilita olandese, poco noto ai più, Ronald van der Kemp: alla sua prima esperienza nell’olimpo parigino della moda, e direi che se l’è cavata molto bene, giocando su forme femminili e colori vivaci, un po’ discordanti dai soliti colori spenti della moda autunnale, ma direi che era ora di dare una sterzata alla monotonia e riempire anche le grigie giornate dei mesi freddi con un po’ di colore. Innovativo.
È poi seguita la sfilata di Proenza Schouler: un susseguirsi di colori basic come nero, bianco, rosso, beige. Ci sono stampe floreali, pizzo, balze, trasparenze, piume. Direi che tutti i gusti vengono accontentati e, soprattutto, la ricercatezza dei tessuti e delle lavorazioni valgono il biglietto. Multi gusto.
Terza ad apparire è la stilista olandese Xuan. Anche in questo caso, a farla da padrone, sono i colori del rosso, beige, nero e bianco (a quanto pare nel prossimo autunno/inverno dovremo riempire i nostri armadi di queste nuances!), ma la giovane designer si diverte con le forme ed i volumi creando abiti voluttuosi, pieni di rouches e balze. Creativa.
Primo italiano della serie è lo stilista Maurizio Galante, maestro dell’alta sartorialità. In questa collezione, il nostro connazionale ha giocato su plissé e tessuti piegati come gli origami, creando alla fine abiti unici, riservati a poche fortunate. Artista.
È poi la volta di Adeline André: la sua visione della moda è alquanto particolare, forme semplici, lineari, con colori forti. La sua sfilata è caratterizzata da cappotti enormi che, una volta tolti, svelavano abiti femminili ed eleganti, indossati da modelle di ogni età. Visionaria.
Ecco un altro importante marchio nella moda mondiale: Rodarte. La sua è una sfilata giovane, con uno stile quasi shabby chic e ricco di pizzi, paiettes, voulants, pelle. Una collezione direi romantica, ideale per le più giovani che amano sognare. Romantica.
Anche per Galia Lahav i colori must della prossima stagione saranno il nero ed il rosso, con l’aggiunta di qualche capo in blu e qualche pennellata di colore qua e là. Ci sono mini-dress multicolor, abiti a fiori ed altri in broccato, per un mix fresco, giovanile. Una collezione disegnata, a mio avviso, per essere portata da molte donne e non solo dalle modelle. Femminile.
In stile retrò è la sfilata della designer cinese Guo Pei: colori forti, ampie gonne e corpetti aderenti, abiti a sirena, in pieno stile anni ’50… sembra quasi di tornare indietro nel tempo, ma con un tocco di modernità dato dai colori e dai tessuti utilizzati. Sensuale.
Femminile, audace, sexy: questa è, in poche parole, la sfilata della new entry Azzaro Couture. Una passerella dominata da abiti sensuali, corti e lunghi, per il giorno e per la notta, studiati per far sentire belle e femminili tutte le donne (ovviamente quelle che possono permettersi un capo di alta moda). Stupenda.
La prima giornata dell’Alta Moda parigina si chiude con la Maison Rabih Kayroyz: abiti semplici, lineari, in cui a farla da padrone sono giacche e camice destrutturate, pantaloni ampi, cappotti dal taglio sartoriale ed abiti fluiti, che sembrano scivolare addosso ai corpi delle modelle. La semplicità.
Conclusione della Paris Haute Couture
La prima giornata della fashion week giunge a conclusione. Abbiamo respirato l’alta moda parigina, in cui un mix di stilisti di culture diverse crea abiti meravigliosi, che ci permettono di sognare ad occhi aperti. Che dire: è solo l’inizio, credo proprio che ne vedremo delle belle!
Yellow fashioner, se siete curiose di sapere cosa ci aspetta nelle prossime, ecco il reportage completo: