Fabrizio De Andrè – Principe Libero
Noi Yellow vorremmo offrirvi un piccolo commento al film Fabrizio De Andrè – Principe Libero.

Ieri è andata in onda su Rai 1 la prima parte, questa sera, giorno di San Valentino, ci sarà la seconda e vorremmo avvicinarvi a questa storia d’amore, di musica e di libertà.

Saranno delusi coloro che si aspettavano un racconto dettagliato della discografia del cantautore genovese. I commenti della critica sono stati taglienti: “Poca Musica, troppe parole”. Tuttavia, per coloro che vorranno invece conoscere l’Uomo, il film ne soddisfarà la curiosità con poesia e verità.

La trama del film Fabrizio De Andrè 

Nella prima puntata la Rai ci presenta l’infanzia di Fabrizio, le atmosfere della sua giovinezza e la sua “diversità” rispetto al contesto familiare di origine. Infatti, De Andrè fin da subito inizia a manifestare il suo desiderio di anarchia e di libertà, insieme alla sensibilità nei confronti di quelli che definisce “gli ultimi”.

La sua adolescenza è costellata di scoperte e amicizie importanti: il padre gli regala una chitarra quando lui rifiuta di studiare il violino, l’amico Paolo Villaggio lo incoraggia a scrivere e crede fin da subito nella sua genialità, il cantautore Luigi Tenco trova in lui un amico e un compagno fedele con cui potersi aprire profondamente.

Tuttavia, Fabrizio cedendo alle pressioni del padre, inizia a frequentare i salotti borghesi, dove incontra Enrica Rignon, “Puni”, con lei inizia una relazione. Fin da subito si percepisce una forte distanza fra i due. Dovuta sia al carattere che alle diverse aspirazioni e aspettative di vita. Puni non è in grado di comprendere il profondo desiderio di libertà di Fabrizio, scambiandolo per fuga dalla realtà.

La ricerca di uno spazio per creare e per sviluppare la sua arte, entra presto in conflitto con i doveri familiari, soprattutto quando Puni rimane incinta. Dalla gravidanza nascerà Cristiano, primogenito del cantautore. Sempre più Fabrizio si sente soffocare da una realtà che sembra imprigionarlo: da una parte il padre che desidera per lui una vita più inquadrata, dall’altra Puni che diventa sempre più esigente.

Con la fama il problema non fa che peggiorare: Fabrizio incontra Dori Ghezzi, ed è amore a prima vista e Puni nel frattempo si convince sempre più di non poter più stare dietro a Fabrizio, perché non ne comprende la natura né tantomeno l’irrequietezza che fanno di lui un vero Artista.

Il nostro commento in giallo

Noi Yellow ci vogliamo concentrare unicamente sull’Amore e sulla Libertà. Vogliamo conoscere l’Uomo, non solo la Musica. Vogliamo incontrare Fabrizio nella sua vita privata e vogliamo farci raccontare chi era davvero. Ciò che maggiormente mi ha colpito, a parte i fatti più drammatici come il rapimento, è stato l’Amore che Fabrizio ha conosciuto con Dori Ghezzi.

La bellezza di Dori, sicuramente fisica ma soprattutto intellettuale, è stata la sua capacità di andare oltre ai difetti ed oltre ai vizi, amando Faber per ciò che realmente era, apprezzando quei valori tanto preziosi lo hanno reso il genio che è stato per tutti noi.

Non vediamo l’ora di guardare la seconda parte e siamo felici di passare il nostro San Valentino in compagni di Fabrizio De Andrè, l’artista, il rivoluzionario, ma soprattutto l’uomo.