
Il momento migliore per riflettere è senza dubbio la sera, quell’attimo finale del giorno in cui raccogliamo i pensieri e tiriamo le somme della giornata appena trascorsa. È anche quel momento della vita, vicino alla vecchiaia, in cui consideriamo quale è stato lo scopo della nostra esistenza. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi? Se sì, come li abbiamo raggiunti? C’è ancora un margine di miglioramento? Oppure abbiamo fallito?
Una settimana di libertà per attraversare la Cornovaglia e per viaggiare dentro sé stessi. Viaggiare apre gli orizzonti, fa vivere esperienze, ma soprattutto ti riporta indietro nel passato tra pensieri e ricordi.
Quel che resta del giorno, quel che resta delle nostre convinzioni
Una lettera di Miss Kenton, è la scusa che Mr. Stevens, integerrimo maggiordomo, adopera per intraprendere questo viaggio. Lo scopo è quello di riportare la donna, un tempo cameriera, a Darlington Hall. Mr. Stevens fallisce in questo obiettivo e per la prima volta nella sua vita si ritrova seduto in riva al mare, proprio sul finire del giorno, a pensare alla sua vita. La sua carriera è stata magnifica, ha raggiunto livelli incredibili, e la sua idea di dignità come persona è rimasta intatta negli anni.
Quello che l’uomo non riesce a vedere di sé, è che per tutti questi anni è rimasto chiuso dentro un’idea di istituzione, quella del maggiordomo, che lo ha portato ad una vita solitaria, fatta di lunghe attese e lunghi silenzi; che lo ha visto testimone di uno dei momenti storici più difficili, quale la seconda guerra mondiale, senza rendersi conto che i suoi servigi non hanno in nessun modo influenzato gli eventi (anche se lui ritiene che un’argenteria ben lucidata possa aver avuto il suo effetto!); e che la sua dedizione verso il defunto padrone, non salva il vecchio proprietario dall’etichetta di “nazista” che lo accompagna anche dopo la morte.
Nonostante ciò, Mr. Stevens si prepara a dare ancora il massimo con il nuovo proprietario di Darlington Hall, un americano, che con tutte le sue stranezze, resta pur sempre il suo padrone. Dovrà imparare di nuovo a comportarsi di maniera e dovrà in qualche modo rispondere alle battute di spirito che il Mr. Farraday è solito fare, mettendo da parte tutto il suo English self control.
Quel che resta del giorno è un libro lento, che scorre calmo lungo le strade della Cornovaglia. Una descrizione minuziosa dell’idea di maggiordomo e di servitù che rispecchia fedelmente l’immaginario del lettore. Un’Inghilterra del dopoguerra che cerca invano di risollevare le sorti di una Germania, a suo dire, già troppo condannata e colpevolizzata.
Da questo libro,vincitore del Booker Prize, nel 1993 il regista James Ivory ha tratto un magnifico film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson. Da vedere assolutamente!