
Il 7 gennaio 2018 si sono tenuti, presso il Beverly Hills Hilton, i Golden Globe 2018. Per quanto riguarda il cinema, a fare incetta di premi è stato il film Tre manifesti a Ebbing, Missouri diretto da Martin McDonagh (si è portato a casa i premi per le categorie miglior Film, miglior attrice, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura… praticamente ha fatto un “en plein”!); mentre nel mondo televisivo, a farla da padrone sono stati, nuovamente, The Handmaid’s Tale e Big Little Lies.
Golden Globe 2018: un’edizione in “nero”
In questa edizione dei Golden Globe, però, ad essere protagonisti non sono i film, le serie TV, i documentari, ma l’essere donna, le molteplici violenze che le donne in tutto il mondo, in ogni genere di ambiente, sono costrette a subire in silenzio, per paura di ribellarsi e denunciare.
Tale paura deriva principalmente dal timore di perdere il lavoro, o di perdere una parte importante in un film, o di perdere i propri figli… Per ribellarsi a tutto questo, le attrici e gli attori scesi sul red carpet hanno deciso di sfilare unicamente vestiti di nero al grido di TIME’S UP! (ovvero il tempo è finito); il messaggio che si voleva lanciare era ed è chiaro: il tempo di subire in silenzio è over, basta subire violenze da parte di chi ha il potere, basta accettare i soprusi dei più potenti… il tempo è finito!
La scelta degli attori in genere è scaturita a seguito del recente caso Wenstein (il potente e famoso produttore cinematografico di Hollywood che ha più e più volte molestato le attrici ingaggiate dalla sua casa di produzione, a volte minacciandole anche di morte): finalmente le attrici hanno deciso di parlare, di urlare la loro indignazione, di smetterla di subire in silenzio. Ora, urlano la loro dignità di donne, la loro volontà di lavorare non perché vanno a letto con uno dei tanti potenti, ma perché sono capaci e hanno talento.
Ho trovato l’iniziativa di forte impatto, soprattutto perché appoggiata e supportata da molti attori uomini. Credo che sia un primo passo, forse un piccolo passo, ma è sempre meglio di niente.
Ah dimenticavo: l’associazione TIME’S UP raccoglierà fondi per dare supporto legale a tutte le donne che hanno subito violenza, in qualunque ambito (lavorativo, domestico). Sebbene sia stata creata solo pochi giorni fa, l’ente è riuscito a raccogliere già 14 milioni di euro e per chi ha subito violenze, umiliazioni, ricevere supporto legale gratuito è molto.
Ma chi ha vinto la statuetta?
Ora ecco a voi i candidati ed i vincitori delle ambite statuette dei Golden Globe 2018 (preludio degli Oscar):
>>> Cinema
Miglior film drammatico
Call Me by Your Name
Dunkirk
The Post
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior film comico/musicale
The Disaster Artist
Get Out
The Greatest Showman
I, Tonya
Lady Bird
Miglior attore in film drammatico:
Timothée Chalamet, Call Me by Your Name
Daniel Day-Lewis, Phantom Thread
Tom Hanks, The Post
Gary Oldman, L’ora più buia
Denzel Washington, Roman J. Israel, Esq.
Miglior attrice in un film drammatico
Jessica Chastain, Molly’s Game
Sally Hawkins, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Meryl Streep, The Post
Michelle Williams, Tutti i soldi del mondo
Miglior attore in un film comico-musical:
Steve Carell, La battaglia dei sessi
Ansel Elgort, Baby Driver
James Franco, The Disaster Artist
Hugh Jackman, The Greatest Showman
Daniel Kaluuya, Get Out
Miglior attrice in un film comico-musical:
Judi Dench, Victoria & Abdul
Helen Mirren, Ella & John – The Leisure Seeker
Margot Robbie, I, Tonya
Saoirse Ronan, Lady Bird
Emma Stone, La battaglie dei sessi
Miglior attore non protagonista in un film:
Willem Dafoe, The Florida Project
Armie Hammer, Call Me by Your Name
Richard Jenkins, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Christopher Plummer, Tutti i soldi del mondo
Sam Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Migliore attrice non protagonista in un film:
Mary J. Blige, Mudbound
Hong Chau, Downsizing
Allison Janney, I, Tonya
Laurie Metcalf, Lady Bird
Octavia Spencer, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Miglior film animato
Baby Boss
The Breadwinner
Coco
Ferdinand
Loving Vincent
Miglior regia di un film
Guillermo del Toro, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Martin McDonagh, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Christopher Nolan, Dunkirk
Ridley Scott, Tutti i soldi del mondo
Steven Spielberg, The Post
Miglior sceneggiatura
Guillermo Del Toro, Vanessa Taylor, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Greta Gerwig, Lady Bird
Liz Hannah, Josh Singer, The Post
Martin McDonagh, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Aaron Sorkin, Molly’s Game
Miglior film straniero
Una donna fantastica (Spagna)
Per primo hanno ucciso mio padre (Cambogia)
Oltre la notte (Germania)
Loveless (Russia)
The Square (Svezia)
>>> Serie TV
Miglior serie drammatica
The Crown
Game of Thrones
The Handmaid’s Tale
Stranger Things
This is Us
Miglior serie comica
Black-ish
The Marvelous Mrs. Maisel
Master of None
Smilf
Will & Grace
Miglior attore in una serie drammatica
Jason Bateman, Ozark
Sterling K. Brown, This is Us
Freddie Highmore, The Good Doctor
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Liev Schreiber, Ray Donovan
Miglior attrice in una serie drammatica:
Caitriona Balfe, Outlander
Claire Foy, The Crown
Maggie Gyllenhaal, The Deuce
Katherine Langford, Tredici
Elisabeth Moss, The Handmaid’s Tale
Miglior attore in una serie comica
Anthony Anderson, Black-ish
Aziz Ansari, Master of None
Kevin Bacon, I Love Dick
William H. Macy, Shameless
Eric McCormack, Will & Grace
Migliore attrice in una serie comica
Pamela Adlon, Better Things
Alison Brie, Glow
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
Issa Rae, Insecure
Frankie Shaw, SMILF
Miglior miniserie o film tv
Big Little Lies
Fargo
Feud: Bette and Joan
The Sinner
Top of the Lake: China Girl
Miglior attore in miniserie o film tv
Robert De Niro, The Wizard of Lies
Jude Law, The Young Pope
Kyle MacLachlan, Twin Peaks
Ewan McGregor, Fargo
Geoffrey Rush, Genius
Miglior attrice in miniserie o serie tv
Jessica Biel, The Sinner
Nicole Kidman, Big Little Lies
Jessica Lange, Feud: Bette and Joan
Susan Sarandon, Feud: Bette and Joan
Reese Witherspoon, Big Little Lies
Miglior attore non protagonista in serie, miniserie o film tv
David Harbour, Stranger Things
Alfred Molina, Feud
Christian Slater, Mr. Robot
Alexander Skarsgard, Big Little Lies
David Thewlis, Fargo
Miglior attrice non protagonista in serie, miniserie o film tv
Laura Dern, Big Little Lies
Ann Dowd, The Handmaid’s Tale
Chrissy Metz, This is Us
Michelle Pfeiffer, The Wizard of Lies
Shailene Woodley, Big Little Lies
Mie care Yellow Girls, questa è stata la serata dei Golden Globe, forse una serata sui generis rispetto a ciò a cui eravamo abituate in passato, ma devo dire che è stata una bella serata, propositiva, che punta finalmente il dito contro gli abusi subiti dalle donne. Era ora che anche il mondo del cinema si rendesse conto di questo problema tanto attuale e sentito ed iniziasse a parlarne con forza…
Per cui mi raccomando ricordatevi sempre TIME’S UP! Il tempo delle violenze è finito, alzate la voce, denunciate e mostrate la vostra bellezza innata!
Se volete scoprire come gli attori hanno interpretato il messaggio anti-violenza con gli abiti, leggete l’articolo Golden Globe 2018: il red carpet.