
Ebbene sì, gli anni passano e noi siamo in quella fase della vita in cui riprendersi dai bagordi diventa una Mission Impossibile buona per Tom Cruise. Ecco che il rientro a casa si trasforma in una corsa ad ostacoli, dove ogni 5 metri nella vostra testa risuona la voce “Un, deux, trois” di Giochi senza Frontiere e il risveglio assomiglia ad un esorcismo durante il quale gli spergiuri per non toccare mai più una goccia di alcol si sprecano. Non vi mentirò, sopravvivere ad una sbornia dopo i 25 anni è arduo ma fattibile, preparate carta e penna.
Come sopravvivere ad una sbornia dopo i 25
A vent’anni le sbornie sono all’ordine del giorno, ma cosa succede quando il tempo passa e, superati i venticinque, ingurgitate un quantitativo alcolico al di sopra di ogni limite umano, avendo le capacità di ripresa di un’Ape Piaggio in salita? Il fatto di non essere più delle “teen” non significa però rinunciare completamente all’alcol, seguitemi nelle prossime righe e scoprirete dei consigli utili alla sopravvivenza!
Stomaco sottosopra, testa che gira, gambe molli? No, non vi siete innamorate, tranquille.
Statene certe, il vostro corpo troverà il modo di vendicarsi per quel gin lemon in più che forse avreste fatto meglio ad evitare. Sopravvivere ad una sbornia può essere dura, soprattutto quando vi toccherà ricostruire gli avvenimenti della sera prima, ma non preoccupatevi, qui troverete i consigli giusti per uscirne, se non proprio vincitrici, almeno a testa alta!
Mr Big
No, non è il principe azzurro alla Sex & The City quello che intendo… Il mio consiglio è quello di portare con voi una persona fidata, della stazza di un armadio a 3 ante, utile non solo ad allontanare ogni qual si voglia simpaticone che voglia approfittare delle vostre condizioni ma anche per riprendervi per la collottola a fine serata e ricondurvi fino a casa. In caso di necessità (ndr come per esempio quando rimanete incastrate per più di 20 minuti a parlare con delle piante o andate in giro saltellando e urlando “Io sono Batman!!!”) il prescelto di turno è autorizzato ad utilizzare una fermezza militare in stile Sergente Hartman nel convincervi a consegnargli le chiavi di casa, della macchina e probabilmente anche il cellulare per evitare messaggi Whatsapp alle 5 del mattino di cui vi pentirete.
Black Out&Risveglio
Ad aumentare non sarà il vostro fascino bensì la rapidità con cui vi sentirete male e con cui crollerete non appena messo piede in territorio neutro (es: la vostra camera, il corridoio, il divano, il pavimento… fate un po’ voi!). Prima di uscire assicuratevi che non ci siano ostacoli nelle zone di transito della vostra casa. Ricordate: anche quel simpatico pouf che amate tanto, quando tutto ciò che vorrete è un letto, sembrerà il vostro peggior nemico! Inoltre, disseminate cuscini in posti tattici dove sarà possibile adagiarsi e svenire prima del raggiungere la vostra meta.
Al risveglio, nel caso voleste evitare di far sapere a chiunque dei vostri trascorsi notturni, come prima cosa valutate l’entità dei danni allo specchio (Già, l’effetto panda depresso vi farà perdere di credibilità). Dopodiché riflettete, nonostante l’euforia che è ancora forte in voi, su quale giorno dell’anno sia, perché credetemi, salterellare in mutande fino la cucina urlando al mondo che lo amate in pieno inverno, potrebbe risultare quantomeno stravagante agli occhi dei vostri genitori/coinquilini/vicini.
Ripresa
Partendo dal presupposto che dovrebbe essere un diritto divino passare la giornata successiva ad imprecare contro noi stessi e declamare ogni tipo di assurdo giuramento nella speranza di sopravvivere (in media la fase del “non toccherò mia più alcol” dura dalle 3 alle 48 ore), il giorno dopo è sempre un momento tragico. Il consiglio per superare in maniera umana gli impegni che inevitabilmente avrete è di non toccare cibo durante le prime ore, per evitare di passare le successive 24 ad abbracciare un fidanzato in ceramica bianca. Portare in borsa con voi, come se fossero dei santini, una scorta infinita di intrugli farmaceutici per il mal di testa ed un pacchetto di cracker, vi salveranno la vita!
Concludo dicendo che si ride e si scherza, ma l’uso degli alcolici dovrebbe esser fatto sempre e comunque con la testa sulle spalle ed evitando in qualsiasi modo di mettersi alla guida. Ci si può divertire tranquillamente entro i limiti, tanto lo sappiamo bene, per far figure di merda e ridere abbiamo un talento naturale non c ‘è certo bisogno di un Negroni in più!